Il 100% della potenza elettrica assorbita da un compressore si trasforma in calore. I compressori con raffreddamento a fluido possono disporre del 96% dell’energia termica per altri usi.
Il 100% di energia associata a un compressore viene in realtà trasformata in calore. I compressori a vite con raffreddamento ad aria e a iniezione di fluido sono ideali per l’efficiente recupero del calore. Il 72% dell’energia impiegata ed utilizzabile sotto forma di calore la ritroviamo nell’agente di raffreddamento all’interno dei compressori (olio o altro fluido), il restante 13% è racchiusa nell’aria compressa e fino al 9% nella dissipazione termica del motore elettrico. Tuttavia oggi le moderne unità a vite compatte consentono di recuperare perfino queste perdite di energia con un mirato sistema di raffreddamento. Complessivamente è possibile un recupero termico fino al 96% dell’energia impiegata per il compressore. Solo il 2% dell’energia si perde per effetto della dispersione termica per irraggiamento, mentre il restante 4% rimane nell’aria compressa.
La possibilità più semplice per recuperare il calore dai compressori a vite, consiste nell’utilizzare direttamente l’aria calda usata per il raffreddamento del compressore. In questo caso il calore espulso viene convogliato mediante un sistema di canali e rilasciato negli ambienti destinati ad essere riscaldati *. Quando non occorre il calore, l’aria viene rilasciata nell’atmosfera mediante azionamento meccanico o automatico di un diaframma orientabile o di una chiusura a serranda che devia il flusso dal condotto. Un controllo a regolazione termostatica della serranda rende possibile dosare esattamente l’aria calda in maniera tale da raggiungere negli ambienti temperature sempre costanti. È possibile ovviamente sfruttare l’aria calda anche per altri scopi: quali i processi di essiccazione, negli impianti di apertura con barriere a getto d’aria calda o per il preriscaldamento dell’aria dei bruciatori di combustibili. Spesso i rispettivi investimenti si ammortizzano già nel giro di un anno.
Il calore dissipato dai compressori può ovviamente essere utilizzato per alimentare sistemi di riscaldamento con acqua calda e impianti per acqua industriale. In questi casi la soluzione più economica è rappresentata da uno scambiatore di calore a piastre. Quest’ultimo viene collegato al circuito del fluido di raffreddamento del compressore e trasferisce all’acqua l‘energia accumulata dal fluido. A seconda che l’acqua sia impiegata per uso domestico (riscaldamento, doccia) o nei processi produttivi e detergenti, si impiegano scambiatori a piastre o scambiatori di sicurezza. Senza ulteriori dispendi di energia ca. il 70-80% della potenza installata del compressore può essere riutilizzata grazie al sistema di recupero del calore. Questa variante di recupero del calore si combina bene anche nei compressori a vite con un circuito primario dell’acqua di raffreddamento.
Il sistema di recupero del calore è dunque in grado di migliorare notevolmente l’efficienza di un impianto d’aria compressa ed anche di tutelare l’ambiente evitando l’emissione di gas serra. L’ammontare degli investimenti è determinato dalle condizioni locali dell’Utente, dalla finalità d’utilizzo e dal tipo di procedura adottata per il recupero del calore.
*verificare l’eventuale inserimento di sistemi filtranti per aria respirabile
25. 09 11 , Riproduzione gratuita – copia gradita