Mobile e versatile: il potente e silenzioso compressore da cantiere M13 con motore elettrico è disponibile anche nella versione a benzina.
Con una portata di 1,2 m³/min a 7 bar, il Mobilair M13 è in grado di azionare martelli, seghe, frese robotizzate (cutter) o anche lance ad aria compressa. I modelli sono disponibili in tre varianti di pressione, rispettivamente 10, 13 e 15 bar. A seconda del livello di pressione, le applicazioni spaziano dal classico utilizzo di martelli pneumatici ai lavori di sabbiatura o alla posa di cavi con tecnologia jetting fino alla sostituzione temporanea di compressori stazionari durante gli interventi di manutenzione.
Il Mobilair M13E con motore da 7,5 kW viene semplicemente collegato alla presa CEE 400 V/32 A ed è immediatamente pronto per l'uso. Tuttavia, se nel luogo d’installazione l’alimentazione elettrica esistente (quadro elettrico del cantiere, generatore o batterie esterne) ha un amperaggio limitato (16 A), entra in gioco l’M10E che, con un motore da 5,5 kW e una portata leggermente inferiore, può essere sfruttato al massimo delle sue potenzialità. In questi casi è, infatti, sufficiente una connessione da 16A per ampliare notevolmente il ventaglio delle sue potenziali applicazioni.
Per i cantieri senza alimentazione elettrica sono disponibili anche le varianti M13 e M17 con motore a benzina, conforme alla normativa sulle emissioni stage V.
Tutti i modelli sono dotati di una cappottatura in PE sinterizzato che garantisce notevole silenziosità e robustezza.
Le dimensioni compatte di questi compressori ne consentono il trasporto anche su veicoli dalle dimensioni ridotte: possono, infatti, essere trasportati senza difficoltà all’interno di un furgoncino, sul pianale di un camion o di un pick-up. In questo modo il gancio di traino rimane disponibile per altri trasporti.
Per le applicazioni che richiedono aria compressa fredda e priva di condensa, è possibile installare un radiatore finale esterno in un telaio di supporto dotato di linee fisse per l’aria compressa, il ritorno della condensa e l’energia elettrica (tensione 12 V, fornita dal compressore) per azionare la ventola del radiatore. Il radiatore finale garantisce che l'eventuale condensa accumulata venga raccolta in un contenitore all'interno del compressore, per uno smaltimento professionale. Nelle macchine con motore a benzina la condensa evapora grazie al calore dei gas di scarico. Con il telaio portante, modello Purpac A16, è installato un radiatore finale dell'aria compressa, mentre la versione Purpac F16 è ulteriormente equipaggiata con una combinazione di microfiltri per l’erogazione di aria compressa tecnicamente oil-free.
Anche in fatto di maneggevolezza e manutenzione l’M10E e l’M13E si dimostrano particolarmente user friendly: una lunga staffa, ruote munite di pneumatici, quattro comode maniglie per il sollevamento ed un occhione a scomparsa garantiscono la massima facilità di movimentazione sul cantiere. Grazie infine alla generosa apertura della cappottatura si garantisce l’ottimale accesso a tutti i punti di manutenzione.
10. 05 24 , Riproduzione gratuita – copia gradita